Quesito del 27/05/2019

Sono socio assegnatario di un appartamento di una cooperativa a proprietà indivisa. L’edificio è di recente costruzione (2009) e presenta un impianto di riscaldamento centralizzato con inverter e pompa di calore. Successivamente ad un accordo di prestazione di servizi con una ESCO che si occupa della gestione e manutenzione dell’impianto, dal 2018 la quota di spesa condominiale relativa alle spese di riscaldamento e raffrescamento è stata fissata arbitrariamente (decisione presa dal CdA senza alcuna discussione in Assemblea) alla somma dovuta nel 2017 e rimarrà invariata a prescindere dai consumi effettivi per 7 anni.
Mi chiedo se tale decisione sia appellabile e comunque mi sembra che non soddisfi i requisiti imposti dalla legge 102/14 in materia di efficienza energetica e relativa contabilizzazione. Mi interessava un suo parere in merito.

Risposta al quesito:
La delibera è opponibile, in quanto le Cooperative sono soggette al principio di parità di trattamento, che verrebbe violato se ai soci che meno hanno consumato si applica il pagamento del maggior consumo di altri soci.