Spett.le Studio, sono socio di una cooperativa edilizia che ha costruito una palazzina in edilizia agevolata nel Comune di Roma, fruendo delle agevolazioni del cd programma “20.000 alloggi in affitto”. Questo programma prevede infatti la concessione di un appartamento in affitto (come conduttore) per 15 anni, alla fine dei quali è possibile rogitare per prenderne il pieno possesso. Il prezzo dell’alloggio è pari a 210.000 € e la Regione Lazio finanzia parte del costo con un contributo di circa 30.000 €. Per poter prenotare l’alloggio, il socio deve corrispondere un anticipo (nel caso specifico circa 80.000 €) e il restante viene finanziato da mutuo acceso dalla cooperativa; quest’ultimo viene rimborsato alla stessa cooperativa tramite affitto trimestrale regolarmente registrato.
La sottoscritta è subentrata ad un primo socio che aveva prenotato l’alloggio alle condizioni economiche di cui sopra. Dopo 4 anni abbiamo lasciato l’alloggio, e ci è voluto circa un anno affinché un nuovo socio subentrasse al posto mio. Al subentro del nuovo socio, ci aspettavamo di rientrare delle cifre versate come anticipo (escluse ovviamente le spese per le imposte) e come quota capitale delle rate di mutuo pagate dalla cooperativa; invece, contrariamente alle nostre aspettative, la cooperativa ha stretto un accordo con il nuovo socio che prevede una anticipo di 40.000 € e la corresponsione dei restanti 40.000 € con scadenze dilazionate. Di conseguenza abbiamo dovuto pattuire con la cooperativa che i soldi a noi spettanti non fossero restituiti in un’unica soluzione, ma addirittura con rate semestrali nell’arco di 5 anni (motivando tale accordo con le difficoltà economiche).
Ora, dopo le prime 2 rate pagate senza problemi, la cooperativa ha sospeso il rimborso per un pignoramento del conto corrente (o almeno questo ci è stato detto, in quanto non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale). Sono quasi passati 60 giorni da quando ci è stato detto del pignoramento e ad oggi non abbiamo novità al riguardo.
Venendo alla domanda: è lecito un comportamento del genere da parte della cooperativa? Abbiamo il diritto di chiedere il rimborso delle somme anticipate in un’unica soluzione? In caso di pignoramento, quanti giorni occorrono per sbloccare un conto corrente?
Risposta al quesito:
Per una adeguata risposta sarebbe necessario esaminare l’accordo intercorso con la Cooperativa.
In via generale si può confermare che il socio può agire per l’esecuzione della scrittura (in tal caso essa diventa supporto per ottenere il titolo giudiziale) ovvero, permanendo, la grave inadempienza della Società obbligata può invocare la risoluzione della scrittura medesima.
In quest’ultima ipotesi il socio ha diritto ad ottenere il rimborso di quanto versato a titolo di sostanziale anticipazione del prezzo della futura assegnazione.
Va, tuttavia, osservato che se il socio ha fruito dell’alloggio, il relativo periodo va conteggiato in detrazione nella misura del canne locativo.
Riguardo alla durata del pignoramento occorre rilevare che il relativo blocco è limitato alla somma pignorata, sicché nel caso di specie si deve presumere che il credito pignoratizio abbia assorbito l’intera provvista del conto.
Alla luce di quanto precede la “durata del pignoramento” è un falso problema.