Quesito dell’08/04/2019

Egr. avvocato, vorrei sapere se mia zia, 92 anni, può usucapire un immobile costruito da una cooperativa. Lei ci vive ininterrottamente da circa 60 anni, nel palazzo tutti i condomini la considerano proprietaria, avendo anche partecipato e firmato come proprietaria davanti al notaio l’atto di cessione dell’immobile del portiere.
Le quote erano state versate dalla mamma del primo marito morto pochi anni dopo il matrimonio (negli anni ’60), la mancata regolarizzazione della proprietà è stata riscontrata al momento della dichiarazione di successione in quanto nè mia zia nè il secondo marito si sono interessati di questa cosa. La cooperativa è stata chiusa definitivamente nel 2014.

Risposta al quesito:
La situazione prospettata è davvero singolare, in quanto sembra che la Cooperativa sia stata liquidata ed estinta pur essendo formalmente ancora proprietaria di un immobile.
In riferimento all’usucapione deve ritenersi che sia possibile a condizione che siano trascorsi venti anni di possesso uti dominus, cioè con l’animo del proprietario.
Nel caso di specie, tuttavia, si pone il problema del periodo di possesso mentre la Cooperativa era ancora proprietaria, sicché la certezza del decorso del termine è dal 2014.
Nel periodo promiscuo, infatti, il possesso era come socio e non uti dominus.
In ogni caso, l’usucapione dovrebbe essere dichiarata in sede giudiziale e in tal caso occorrerebbe la controparte, cioè la Cooperativa e per essa i soci succeduti a seguito della estinzione della Società; ovvero l’usucapione potrebbe essere dichiarata innanzi al notaio in occasione di un atto di donazione ad un nipote del socio.