Quesito del 13/10/2015

Sono socio assegnatario di un appartamento facente parte una cooperativa edilizia a proprietà indivisa.
In questi giorni si è presentata l’incombenza, a seguito di verifica periodica, dell’adeguamento secondo le norme vigenti di alcuni elementi dello scaldabagno e del locale in cui è ubicato e nello specifico realizzazione di areazione supplementare, modifica della tubazione di esalazione fumi e la conseguente realizzazione di nuova certificazione di conformità.
La cooperativa sostiene che debba essere io a sostenere tutti i costi perché lo scaldabagno è di mia proprietà, ma la mia domanda è, io ho comprato fisicamente lo scaldabagno ma la giusta installazione e la relativa certificazione di conformità non doveva essere eseguita dalla cooperativa? Se si è giusto che io ora debba sobbarcarmi le spese per la messa a norma?

Risposta al quesito:
Anche se l’assegnazione dell’alloggio nelle Cooperative indivise è equiparabile ai contratti di locazione, non è detto che vi sia la completa identità tra le due fattispecie giuridiche.
E’, infatti, possibile che la Cooperativa adotti un regolamento generale in base al quale gli impianti di areazione e di riscaldamento siano (ivi compreso quello dell’acqua calda) siano demandati all’autonomia dell’assegnatario, nel senso che è quest’ultimo che deve provvedere all’eventuale acquisto e alla relativa manutenzione.
In tal caso, anche le spese di manutenzione straordinaria dei predetti impianti compete al socio assegnatario.
Se, viceversa, la Cooperativa ha provveduto per tutti gli altri soci a collocare gli impianti (scaldabagno) in tal caso deve provvedere a sostenere gli oneri della manutenzione e certificazione di conformità.