Quesito del 24/08/2018

Siamo 4 fratelli, a seguito del decesso di nostra madre, già erede di socio di una coop edilizia a proprietà indivisa delle forze dell’ordine, il CdA ha denegato la nostra richiesta di subentro. Alla richiesta di quanto versato, ormai da più di 20 anni, il presidente ha dichiarato che noi abbiamo diritto a riavere solo la tassa di ammissione di circa 300 euro, non rispondendo anche alla richiesta di conoscere l’importo dell’indennità di occupazione. Davvero è così? E l’unica alternativa è rivolgersi al Tribunale competente?

Risposta al quesito:
Non è affatto così! Occorre, intanto, verificare lo Statuto in ordine al subentro, ma è dubitabile che esista una clausola che impedisca il subentro di uno degli eredi (come peraltro previsto dal Testo Unico Per L’Edilizia Popolare).
In ogni caso, nelle Cooperative Edilizie a proprietà indivisa vanno distinti due tipi di versamenti: quelli relativi al costo di costruzione e quelli inerenti alle spese generali e alla manutenzione ordinaria degli immobili.
Se lo Statuto non prevede diversamente, i versamenti del primo tipo vanno rimborsati ai soci receduti ovvero agli eredi non subentranti.
Permanendo il rifiuto degli amministratori, il rimedio è quello della citazione in giudizio.