Alla fine del 2009 ho acquistato un alloggio, costruito da oltre 40 anni, e intendendo abitarlo ho dovuto necessariamente ristrutturarlo tutto, nel senso aver rifatto tutti gli impianti interni perché non a norma e logori dal tempo.
Oggi ho ricevuto un accertamento dall’Ufficio imposte comunale per mancato pagamento ICI/IMU, ho fatto presente che le mie possibilità economiche mi hanno consentito i lavori di ristrutturazione in tempi lunghi.
Recatomi presso l’ufficio comunale l’impiegata mi risponde imperiosamente “non ha la residenza e pertanto è obbligata a pagare tutti gli anni non pagati”, ho spiegato che l’alloggio era in condizioni pessime ma non ha dato altra risposta che deve pagare.
Vi chiedo se vi sono delle vie alternative, possibile che con sacrificio più mutuo, compero un alloggio vecchio e non a norma, e come posso abitarvi e richiedere la residenza se è stato un cantiere per diverso tempo?
Risposta al quesito:
Relativamente all’IMU dovuta sugli immobili non adibiti a prima abitazione (analogamente a quanto era stabilito per la vecchia ICI) l’art. 13 comma 3 del D.L. n. 201/2011 stabilisce la riduzione del 50% della base imponibile per i “fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono dette condizioni”.
Ma per usufruire di tale riduzione, l’inagibilità o l’inabitabilità deve essere accertata dall’Ufficio tecnico del Comune tramite perizia a carico del proprietario dell’immobile, il quale deve allegare alla dichiarazione IMU la documentazione comprovante la suddetta inagibilità o inabitabilità o, in alternativa, una autocertificazione da lui stesso sottoscritta.