Nel 2007 sono entrato a far parte di una cooperativa edilizia per futura costruzione di appartamenti, di cui ero prenotatario. Cooperativa composta da n. 5 soci, ed un Consiglio di Amministrazione composto da Presidente, Segretario e contabile.
Per la futura costruzione di detti appartamenti la società cooperativa ha richiesto Mutuo Fondiario le cui erogazioni sarebbero state concesse ad ogni stato avanzamento lavori. Per il Mutuo concesso, mio padre per la posizione me riguardante, ha sottoscritto Fideiussione Bancaria con la Banca stessa.
La prima erogazione è avvenuta praticamente nell’immediatezza. Nel 2008 il terreno su cui si sarebbe dovuto costruire ha avuto dei problemi strutturali a causa dei quali la competente autorità ha sospeso i lavori e successivamente bloccato il permesso a costruire. Quindi tutto si è fermato. Sempre nel 2008 ho richiesto di recedere dalla mia qualità di socio, proponendo un altro soggetto come socio entrante al mio posto. Il recesso è stato regolarmente verbalizzato sul libro delle assemblee della cooperativa in questione a seguito di regolare assemblea ed è stato autorizzato da parte della società.
Ho successivamente comunicato, anche alla Banca con cui sottoscrivemmo il contratto di Mutuo e di Fideiussione, l’avvenuto mio recesso dalla cooperativa, indicando il nominativo e tutti i relativi dati del nuovo socio che era subentrato nella qualità di socio al mio posto. Ho chiesto espressamente alla Banca che contattasse tale nuovo socio affinché lo stesso subentrasse anche nel contratto di mutuo e di fideiussione sottoscritti da me e da mio padre.
Successivamente al mio recesso dalla cooperativa, la Banca poi ha concesso alla cooperativa un’ulteriore erogazione di denaro. A tal punto ho ribadito le precedenti richieste alla Banca ed al CdA della cooperativa, chiedendo espressamente di essere informato di ogni ed eventuale ulteriore erogazione che la cooperativa dovesse ricevere. Nonostante quanto sopra, io e mio padre continuavamo a ricevere richieste di pagamento degli interessi passivi da parte della Banca. Quindi, tale richiesta di contatto del nuovo socio è stata inoltrata anche alla cooperativa dalla quale avevo receduto.
Tutti rimanevano passivi. Finché nel 2014 ho ricevuto decreto ingiuntivo da parte della banca per le somme erogate in favore della cooperativa. Cooperativa della quale non facevo più parte. Ho dovuto corrispondere alla Banca quasi € 30.000.
Vorrei sapere se posso richiedere un risarcimento dei danni agli amministratori della cooperativa per non aver gestito bene la vicenda che mi ha riguardato, per non aver compiuto quegli atti che avrebbero portato al subentro del nuovo socio anche nel contratto di mutuo e fideiussione.
Per non aver mai invitato la Banca a contattare il nuovo socio a me subentrato e per non aver mai invitato il nuovo socio a contattare la Banca affinché la stessa prendesse atto del suo subentro nella società.
Risposta al quesito:
Preliminarmente occorre verificare se vi sia stato un accordo economico tra il socio uscente e quello subentrante, in modo da potere escludere che il secondo abbia versato al primo le somme del mutuo, oggetto del decreto ingiuntivo della banca.
Nel caso in cui la predetta esclusione risulti affermativa, il socio receduto può agire con azione di rimborso e risarcitoria nei confronti della Cooperativa e del socio subentrato (da verificare la ripartizione della responsabilità).