Quesito del 13/01/2016

Nelle cooperative a proprietà divisa i soci di riserva votano nelle decisioni economiche riguardanti il piano costruttivo a cui non hanno partecipato, perché rimasti nella società da uno precedente e da cui hanno comprato già un alloggio?

Risposta al quesito:
La presenza di soci di riserva che abbiano già fruito dell’assegnazione di un alloggio, seppur in altro programma costruttivo, è un chiara contraddizione in termini.
E’ vero, infatti, che i soci di riserva appartengono alla categoria di soci che aspirano all’assegnazione di un alloggio sociale e, pertanto, è escluso che tra di essi vi possa rientrare chi ha già beneficiato dell’assegnazione.
Quanto precede, tuttavia, accade certamente nelle Cooperative edilizie a finanziamento pubblico.
Per le Cooperative libere, viceversa, il socio che abbia già avuto l’assegnazione dell’alloggio può restare nella compagine sociale con l’intento di ottenere un’altra assegnazione, qualora si dovesse rendere disponibile.
In tal caso, tuttavia, il socio deve sostenere tutte le spese generali della Cooperativa, ivi comprese quelle che attengono al programma costruttivo a cui egli è interessato.
In questa prospettazione, se lo Statuto della Cooperativa non dispone diversamente, il socio “riservatario” (terminologia, però, comunemente usata per le Cooperative a finanziamento pubblico) può votare in ordine alle problematiche del nuovo programma costruttivo (in quanto risulta accettato come socio a tutti gli effetti e ne sopporta gli oneri; ed, inoltre, ha un interesse nel caso di subentro al socio prenotatario).