Quesito del 16/03/2017

Sono socia con verbale assegnazione, si aspetta di frazionare il mutuo e poi fare atto di assegnazione dell’appartamento. Mi correggo l’assegnazione è stata fatta meno di un anno fa.
Pago il mutuo a nome della coop,  nel 2007 fine lavori edificio  ma io ci abito e ho residenza dal 2012. Sono  venuta a conoscenza che si hanno difficoltà ad avere le certificazioni di conformità impianti. In parte  ero a conoscenza che si aspettava abitabilità. Ho fatto richiesta data non chiarezza e ho chiesto anche in comune le planimetrie dei progetti approvati e ho potuto osservare che  non sono conformi allo stato di fatto perché ho ricevuto copie  conformi all’originale e inoltre un responsabile tecnico comune mi riferiva che non c’è nessuna variante e non era stata chiesta abitabilità.
Dovrei comunicare con urgenza tutto ciò alla coop? Verificare il tutto con  con un ingegnere?
Come socia a cosa posso andare in contro dato che ho residenza senza abitabilità e se mai possa essere ci sono abusi  di non conformità al progetto cosa può succedere?
Posso chiedere i danni per non conformità urbanistica e denunciare alle autorità?

Risposta al quesito:
E’ necessario il preventivo esame di un tecnico in ordine ai progetti assentiti e alla loro eventuale corretta esecuzione. In caso di riscontrata difformità, il socio assegnatario si deve tutelare, stante la gravità del vizio costruttivo, la cui necessarie eliminazione (ovvero adeguamento) resta a suo carico.
Il socio può, dunque, convenire in giudizio a titolo risarcitorio sia la Cooperativa che eventuali altri soggetti responsabili, quali il Direttore dei Lavori che la stessa impresa costruttrice.