Quesito del 18/01/2019

Egregio avvocato, sono iscritto in una cooperativa edilizia che opera sia in campo residenziale che privato. Ad ottobre 2017 ho sottoscritto il “contratto preliminare di assegnazione” di un alloggio a schiera, debitamente registrato all’Agenzia delle Entrate, a cui è stata allegata una polizza fideiussoria che non rispecchia i termini di cui al decreto legislativo 122/2005 e peraltro scaduta a luglio 2018.
I lavori del complesso edilizio, secondo quanto stabilito nel predetto atto preliminare, sarebbero dovuti terminare a giugno del 2018 ed entro il 31 dicembre dello stesso anno avrei dovuto sottoscrivere il rogito. I lavori di costruzione del complesso edilizio si sono fermati da oltre un anno e sul terreno insiste un pignoramento in corso di risoluzione da parte della cooperativa. All’atto del preliminare avevo versato, in più riprese, 195.000,00 euro in conto costruzione mentre ad oggi la somma versata ammonta a 250.000,00 euro.
Volevo chiedere se posso recedere dal contratto senza incorrere in penalità e/o rivalse da parte della cooperativa e chiedere alla stessa, a seguito del mancato adempimento contrattuale, il capitale versato in conto costruzione, ovvero il doppio ed il risarcimento del danno debitamente provato.

Risposta al quesito:
Se come sembra dalle circostanze enunciate nel quesito, la Cooperativa è inadempiente in ordine ai tempi di consegna dell’alloggio, ai termini e al rinnovo della polizza fideiussoria ed all’esposizione debitoria, il recesso da socio dovrebbe essere legittimo.
Al socio receduto spetta il rimborso delle anticipazioni in conto costruzione, ma potrebbe essere richiesto anche il risarcimento dei danni (da dimostrare quantitativamente) qualora l’inadempimento della Cooperativa fosse particolarmente grave.