Quesito del 16/02/2019

Ho acquistato casa facendo parte in qualità di socio, di una cooperativa edilizia senza scopi di lucro. A settembre 2018 abbiamo effettuato regolare rogito notarile che ci assegna la proprietà dell’immobile, all’atto del rogito abbiamo perso lo status di soci non facendo più parte della cooperativa. Nonostante ciò, la cooperativa continuava a fare alcuni lavori nelle pertinenze condominiali della palazzina. Le utenze luce e acqua (sono di cantiere) sono allacciate con unico contatore condominiale.
Volevo sapere che diritto può avere la cooperativa sul condominio, non essendo più nessuno dei condomini parte della cooperativa, a nominare l’amministratore in autonomia?
E a pretendere pagamenti vari delle utenze ancora intestate ad essa. (luce intestata alla ditta costruttrice, acqua intestata alla cooperativa edilizia)? Peraltro la cooperativa è in possesso ancora di alcuni denari ottenuti tramite la vendita di quattro box auto costruiti in avanzo rispetto a quelli previsti. Abbiamo diritto noi condomini a nominare un nostro amministratore e chiedere l’intestazione delle utenze (voltura) luce e acqua?
Premetto che sul rogito c’è scritto che perdiamo lo status di socio ma che la cooperativa non ha nulla a pretendere in futuro a livello economico dal sottoscritto.

Risposta al quesito:
Con l’assegnazione definitiva degli alloggi ai soci prenotatari sorge il Condominio, come per legge.
La Cooperativa che resti proprietaria di alloggi non ancora assegnati diventa un condomino che partecipa alle spese in proporzione dei millesimi di appartenenza.
La gestione del Condominio è affidata all’amministratore eletto dall’Assemblea dei Condomini, tra cui può esserci anche la Cooperativa se proprietaria di immobili.
La Cooperativa può richiedere il rimborso di costi dell’acqua e dell’energia elettrica in base all’effettivo consumo delle utenze da parte dei proprietari.
I Condomini possono richiedere l’allaccio diretto delle utenze.