Quesito del 09/03/2019

Sono uno dei 40 soci proprietario di appartamento di una cooperativa edilizia con mutuo regionale ancora non chiusa.
Il problema che Le prospetto è il seguente: un socio si è trasferito all’estero per motivi di lavoro e per ovvie necessità ha messo in vendita il proprio appartamento di cui, a similitudine degli altri soci con i rispettivi appartamenti, ne disponeva l’uso a seguito del regolare rogito. L’acquirente ha comprato dal socio l’appartamento dopo il nulla osta della regione e, dopo l’atto di acquisto ha anche apportato delle normali migliorie in attesa di occuparlo definitivamente.
Tutti, compreso gli interessati e il CdA eravamo convinti che con l’appartamento si realizzasse anche il cambio del socio a beneficio del cedente e a carico del nuovo, ma, a trattativa completata di cui ripeto tutti ne erano ufficiosamente a conoscenza, il nostro commercialista durante una assemblea ordinaria ci ha rappresentato che dal suo punto di vista il nuovo titolare dell’appartamento e sì proprietario e condomino ma non è socio della cooperativa per la seguente e semplice ragioni: il vecchio socio non ha presentato la revoca da socio e il nuovo non ha presentato la richiesta di associazione (subentro). Ovvio che il nuovo adesso oppone resistenza a fare la domanda e lasciare nei problemi e spese di chiusura il vecchio proprietario.
La domanda ormai ovvia è: chi è attualmente il socio dei due?
Inoltre Le chiedo, considerata la sua competenza, se l’analisi del commercialista è corretta e inappellabile o se, non essendoci più il motivo nobile della cooperativa, cioè lo scopo che prevede il realizzo e l’assegnazione di un appartamento per il socio, questi abbia la facoltà e il diritto di chiedere la sua revoca. In questa possibilità, il CdA può respingere tale richiesta in assenza del suo sostituto, considerato che ciò danneggia economicamente i rimanenti soci che vedono ripartire le spese in 39 al posto di 40?
Questa domanda sempliciotta in realtà aprirebbe una via fraudolenta tra i soci che potrebbero intestare ad altri il proprio appartamento essendo in scadenza i termini di obbligo della regione e gravare quindi enormemente il residuo dei soci impossibilitata a fare lo stesso.
Scusi se mi sono dilungato cercando di fornire maggiori e utili notizie, la ringrazio per la Sua analisi e risposta nella speranza che possa essere di aiuto ad altri lettori.

Risposta al quesito:
L’opinione del suo commercialista è pienamente condivisibile.
Il venditore avrebbe dovuto imporre all’acquirente il subentro nella qualità di socio ovvero l’accollo delle spese di chiusura della Cooperativa.
L’attuale socio della Cooperativa, il quale ha fruito della prestazione mutualistica (assegnazione alloggio) è obbligato, come tutti gli altri soci nelle medesime condizioni, a contribuire pro quota alle spese necessarie per la definitiva chiusura della Cooperativa.