Quesito del 19/03/2020

Da circa cinque anni sono socio e assegnatario di un appartamento di una cooperativa a proprietà indivisa. Cinque anni fa prima di entrare nell’appartamento assegnatomi ho dato a fondo perduto una somma di denaro alla società cooperativa. Essa ha fatto nel’appartamento alcuni lavori come impianto elettrico e altro.
A Maggio 2019 la pavimentazione di tutto l’appartamento ha iniziato a venire meno in diverse zone. Ho avvisato il presidente della cooperativa che inizialmente ha tamponato con altre piastrelle ma poi vista la situazione ha deciso di rifare tutta la pavimentazione cambiando tubazioni e altro. Praticamente ha operato una completa e radicale ristrutturazione al suo interno. I tempi dati per il completamento dei lavori era di massimo un mese.
Di fatto i lavori sono stati terminati dopo tre mesi con la mia intera famiglia di quattro persone al suo interno, non avendo altra abitazione. Forti disagi e gravose conseguenze abbiamo dovuto subire non per un mese ma bensì per tre, da Giugno ad Agosto.
Giungo al termine, la cooperativa a proprietà indivisa esige il pagamento dei tre mesi di godimento alloggio senza tenere conto del nostro forte disagio e serie problematiche.
La domanda è semplice: cosa bisogna fare visto che gli accordi per un mese sono stati solo in modo verbale e con fiducia?

Risposta al quesito:
La Cooperativa è obbligata ad eseguire la prestazione mutualistica consentendo il pieno uso dell’immobile assegnato al socio, senza alcuna differenza di trattamento rispetto agli altri soci.
Se, dunque, nel caso di specie l’immobile è risultato parzialmente inutilizzabile, ne consegue che il socio può pretendere dalla Cooperativa il risarcimento del danno subito.
Essendo la Cooperativa a proprietà indivisa, non sembra doversi dubitare che il predetto danno sia quantificabile con la diminuzione del canone d’uso dell’immobile in proporzione all’effettiva utilizzazione dello stesso.
Il socio, quindi, potrà legittimamente chiedere alla Cooperativa la riduzione del canone stipulando un accordo scritto e in mancanza versare la somma ritenuta sufficiente, sottoponendosi all’eventuale giudizio che dovesse essere intentato dalla Cooperativa.