Quesito del 29/03/2020

Nel lontano 2008 presi 2 quote in cooperativa (167) per i miei figli. Le documentazioni poste in essere hanno richiesto un esborso per ciascuna quota. Nel 2015 c’è stato l’atto di prenotazione.
Sembrava tutto a posto con apertura cantiere… passano un paio di anni ed il cantiere sempre fermo… chiamo la cooperativa che mi dice del passaggio ad altra società edile… mi contatta la nuova società ma non riescono a stabilire con certezza le quote da transitare (la vecchia cooperativa voleva trattenersi le quote per i soci che avevano chiesto il recesso mentre la nuova insisteva per avere tutto in toto).
Siccome il Comune di riferimento è parte in causa con il terreno ha cercato di mediare ma senza successo. Prima dello scatenarsi della pandemia hanno fatto diverse riunioni tutte le parti in causa ma….nulla è stato concluso.
Mi conviene sollecitare tramite avvocato oppure… ?

Risposta al quesito:
L’esposizione sintetica del caso non consente un esame adeguato della reale situazione della Cooperativa, ma lascia intuire l’esistenza di una controversia con l’impresa precedentemente appaltata e ora sostituita da altra.
Occorre, pertanto, accertare la reale situazione del rapporto che vede coinvolta la Cooperativa e le due imprese, ciò al fine di valutare che tipo di intervento di tutela può effettuare il socio interessato.
Non si tratta, dunque, di formulare un “sollecito”, ma di verificare gli aspetti fondamentali della controversia tra le imprese e come gli stessi possano incidere sul contratto d’appalto stipulato con quella che attualmente dovrebbe proseguire la costruzione.
Qualora dovesse accertarsi l’eventuale grave carenza nel contratto di appalto, in tal caso potrebbero riversarsi sui soci le relative conseguenze negative, sicché sarebbe necessario l’intervento di tutela da parte degli stessi.