Quesito del 17/04/2025

Egregio avvocato, nel 1996 ho rilevato un appartamento da una socia rinunciataria in una Cooperativa edilizia. Nell’atto di assegnazione cumulativo, assieme ad un box auto, c’è il diritto di parcheggiare un’auto nel cortile condominiale, come da una planimetria richiamata in un atto cumulativo fatto precedente.
Dopo alcuni mesi, assegnati tutti gli appartamenti, ho cominciato ad avere difficoltà a parcheggiare e ricevere danni alla carrozzeria della mia auto. Dopo un controllo fatto tramite un tecnico, ho scoperto che nei primi atti di assegnazione è stata allegata una planimetria con 27 posti auto mentre gli appartamenti sono 24, per cui 3 appartamenti risultano avere 2 posti auto nel cortile condominiale.
Ho fatto diffidare varie volte i vari Amministratori di condominio per i quali vale la planimetria inserita nel prima atto di assegnazione di soci. Sono stato costretto a fare causa al Condominio in quanto ha deliberato che la planimetria con 27 posti auto è ritenuta valida a tutti gli effetti, tanto è vero che ultimamente il Condominio ha chiesto ed ottenuto una mia condanna per lite temeraria per una querela di falso verso la planimetria sostenendo al Giudice che io firmando l ‘atto di assegnazione avrei accettato implicitamente anche la planimetria.
I fatti che Le espongo sono questi:
1. Nel mio rogito non si parla di accettare la planimetria ma e scritto: “E’ compreso il diritto di parcheggiare una autovettura nello spazio del cortile condominiale indicato con il n…”
2. Nel primo atto di assegnazione la planimetria invece sta scritto: “E’ compreso il diritto di parcheggiare una autovettura nello spazio del cortile condominiale indicato con il n… nella planimetria all’uopo predisposta che previo attento esame, controllo e accettazione presenti i testi si allega al presente atto sub B”
3. Dai controlli effettuati al Comune, Catasto, Conservatoria e visura presso la Camera di commercio, il cortile risulta area piantumata, non esiste un progetto per un cambio di destinazione a parcheggio e nemmeno accatastata come tale
4. Essendo il cortile un solaio dei box auto sottostanti, per verificare se il peso delle auto, oltre a creare annose infiltrazioni, possa creare problemi strutturali, ho chiesto un intervento dei VV.FF. i quali hanno chiesto al Sindaco di emettere un’ordinanza per effettuare dei lavori di rinforzo al cortile – solaio dei box.
Attualmente, vista la mia condanna per lite temeraria per la querela di falso contro la planimetria, ritenuta inammissibile dal Giudice e quindi considerata ancora di valore legale, ho fatto un esposto in Procura contro i firmatari della planimetria difforme. Gli avvocati della mia zona, forse per impreparazione sulle cooperative edilizie, compiono da anni solo inutili azioni dilatorie per il mio diritto di parcheggio, che attualmente risulta inesistente. Io invece indico agli avvocati come principali responsabili, oltre i firmatari della planimetria, anche i soci del Collegio sindacale che abitano ancora nel Condominio. Gli Amministratori mi hanno sempre detto che in presenza di una planimetria allegata nei rogiti non possono fare nulla. Vorrei chiederLe cosa ne pensa e se mi può aiutare ad individuare i responsabili di questa situazione da citare per il risarcimento per la mancanza del posto auto e per il costringimento a parcheggiare in un garage esterno a pagamento.

Risposta al quesito:
Non è possibile dare risposta al quesito sotto un duplice profilo:
a) viene menzionata una sentenza di condanna per inammissibilità della querela di falso, sicché, tralasciando il compito giudicato, è, comunque, necessario esaminare la documentazione processuale (ammesso che sia ancora utile).
b) la vicenda è tuttora nella disponibilità di altri avvocati, sicché, per deontologia professionale, non è consentito enunciare critiche all’operato di colleghi, peraltro con informazioni generiche che, viceversa, meritano approfondimento.
Non è detto che la problematica esposta sia specialistica nell’ambito delle Cooperative edilizie, mentre dalle confuse notizie esposte appare connessa a vincoli contrattuali, regolati dal codice civile e comuni a tutti i negozi giuridici.