Quesito del 16/10/2014

Sono socio di una coop edilizia a proprietà divisa che è prossima a fare il frazionamento del mutuo della coop visto anche l’assegnazione effettuata in precedenza.
E’ sorto un problema però: su 70 soci solo 20 non hanno ottenuto l’assegnazione, in quanto inadempienti a versare le somme di loro spettanza (tipo interessi preammortamento o quote in conto costruzione).
La banca però ha chiesto, per procedere al frazionamento parziale del mutuo solo per i soci assegnatari, l’approvazione dei soci attraverso l’assemblea ordinaria della coop.
Tutto ciò mi ha allarmato e non poco visto che sono uno di quei soci che ha già pagato senza mutuo la casa. Posso solo intuire che la banca ha visto una quota scoperta da far rientrare e chiede ciò!
Sono tenuto a partecipare comunque all’assemblea e a deliberare anche se non facente parte dei richiedenti mutuo?
Come mai questa richiesta da parte della banca? L’ipoteca sul mio appartamento verrà cancellata comunque, in questa fase, visto che mi hanno sempre detto che i soci che hanno già pagato tutta la casa saranno i primi a rogitare?

Risposta al quesito:
E’ normale che gli Istituti di credito richiedano la delibera dell’assemblea per potere procedere al frazionamento del mutuo, in quanto la volontà sociale si forma proprio in sede assembleare.
Nel caso di specie, l’assemblea dovrebbe autorizzare il frazionamento solamente per gli alloggi da assegnare ai soci paganti e ciò lascerebbe intuire che la Cooperativa procederà successivamente alla stipula dell’atto pubblico di trasferimento della proprietà individuale esclusivamente a quest’ultima categoria di soci.
Per i soci che non hanno richiesto il mutuo, la Cooperativa dovrebbe richiedere l’esclusione dei relativi immobili dall’onere ipotecario e, in mancanza di tale richiesta, gli interessati possono rivolgersi al Tribunale per ottenere la declaratoria dell’assenza di debito verso l’Istituto mutuante.
Con sentenza n. 19570/2014, la X sezione civile del Tribunale di Roma, definendo un giudizio patrocinato dall’avv. Gualtiero Cannavò, ha accolto la domanda di alcuni soci di Cooperativa edilizia, tendente al riconoscimento di un minor debito verso l’Istituto mutuante, rispetto a quello ipotecario gravante sul complesso abitativo.