Quesito del 03/04/2015

Sono una socia di cooperativa e volevo un’informazione: un mese dopo la consegna degli alloggi (2013), il CDA ha approvato le tabelle millesimali.
Il mese successivo, durante un’assemblea dei soci, all’unanimità si richiedeva al nuovo CDA appena eletto di controllare le tabelle millesimali. Dopo averle visionate, sono state raccolte 22 firme dei soci su 29 per poter modificare soltanto il coefficiente di piano del I e dell’XI piano.
L’ingegnere che le aveva redatte si è prestato a modificarle poichè non erano ancora state allegate agli atti notarili di compravendita, perchè non ancora stipulati. Oggi che il CDA è stato cambiato nuovamente, il presidente che è sempre stato lo stesso, sta allegando agli atti notarili le vecchie tabelle millesimali, quelle cioè approvate dal CDA e contestate dall’assemblea.
Cosa si può fare in merito, visto che dopo numerose lamentele e anche lettere dell’avvocato di alcuni soci, il presidente continua a fare orecchie da mercante ? 

Risposta al quesito:
Occorre preliminarmente verificare se è realmente intervenuto un successivo deliberato, regolarmente verbalizzato, modificativo delle carature millesimali precedentemente approvate.
Se ciò è effettivamente avvenuto, il tentativo del presidente del CdA si appalesa illegittimo e può essere contrastato con il ricorso al Tribunale competente.
In ogni caso, se sussiste una maggioranza di soci, può essere proposta la sfiducia al presidente e procedere alla elezione di uno nuovo.