Quesito del 14/04/2015

Sono un socio di cooperativa, che ha purtroppo lo stesso nome e lo stesso presidente e lo stesso costruttore di una cooperativa confinante.
Quest’ultima non ha pagato il costruttore che ha effettuato un decreto ingiuntivo. La cooperativa inadempiente di tutta risposta ha fatto un decreto conservativo a tutela delle somme versate all’inizio.
Noi invece abbiamo pagato tutto e inoltre stiamo anticipando circa ¼ dell’ultimo SAL non ancora emesso. Il costruttore per tutta risposta vuole essere anticipato i decimi a garanzia della banca, che verserà al costruttore solo a dichiarazione di fine lavori.
E’ legale tutto ciò?
I lavori si stanno allungando tantissimo con scuse varie… dato che si deve solo effettuare l’asfalto; cosicché il costruttore ha un ritardo di tre mesi, forse vuole arrivare al suo decreto ingiuntivo per accaparrarsi tutta l’area, dato che le cooperative hanno lo stesso nome?
Come possiamo fare per evitare tutto ciò? Ed evitare ancora ulteriori lungaggini? Dato che il direttore dei lavori e il presidente sono dei fantasmi.

Risposta al quesito:
Appare improbabile che  vi siano più Cooperative con lo stesso nome, mentre sembra  plausibile che si tratti di un’unica Cooperativa con diversi programmi costruttivi tra di esse separati.
E’ bene, innanzitutto, precisare che la diversità dei programmi costruttivi non scompone la personalità giuridica dell’unica Cooperativa che li gestisce, sicché quest’ultima è, comunque, responsabile per i propri debiti, restando indifferente che essi siano riconducibili all’uno o all’altro programma.
Ciò posto, occorre verificare l’operato degli amministratori della Cooperativa e i rapporti con l‘impresa appaltata e, in presenza di accertate e gravi inadempienze, agire a tutela dei diritti dei soci, i quali devono in tal senso  organizzarsi concordando una linea di azione.
Alla luce di quanto precede i soci, assistiti da un legale esperto, potrebbero revocare il mandato agli amministratori, eleggendone di nuovi (ciò se esiste una maggioranza di soci) ovvero agire in sede giudiziaria ordinaria ovvero in sede amministrativa (in quest’ultimo caso, inoltrando preventivamente un esposto alla Vigilanza sule Cooperativa, richiedendo l’ispezione straordinaria e, successivamente, l’eventuale commissariamento della Società).