Anni fa ho versato la quota iniziale di circa 280 euro per far parte di una cooperativa.
Circa due anni fà ho inoltrato una domanda di recesso tramite email e contestualmente anche la richiesta di rimborso della quota versata.
A tutt’oggi ogni volta che telefono, mi dicono che il recesso dalla cooperativa è stato accettato, ma è manifesta la volontà di non voler rimborsare la quota in oggetto in quanto mi viene sempre detto che mi rimborseranno a breve ma non lo fanno mai.
Domanda: E’ possibile intervenire legalmente visto che bonariamente non si riesce ad ottenere nulla? E se sì, in che modo?
Risposta al quesito:
Preliminarmente occorre verificare le disposizioni statutarie in materia di rimborso delle quote e della tassa di ammissione al socio receduto o escluso.
Ciò posto, sembra che nel caso di specie il socio abbia versato € 258,22 a titolo di quota sociale e la differenza per la presumibile tassa di ammissione.
Il capitale sociale va rimborsato al socio receduto, fatta salva la detrazione di eventuali perdite d’esercizio nel periodo del rapporto sociale.
La tassa di ammissione viene versata, normalmente, a fondo perduto e, pertanto, non è rimborsabile.
In mancanza di disposizioni statutarie, il termine del rimborso è quello previsto dall’art. 2535 del codice civile, cioè centottanta giorni dopo l’approvazione del bilancio riferito all’esercizio in cui si è verificato l’evento risolutivo del rapporto sociale.
In caso di mancato adempimento della Cooperativa, se sussistono le condizioni si può agire giudizialmente (anche se, considerata l’esiguità della somma, sotto diversi profili, non sembra consigliabile un tale percorso).