Quesito del 21/06/2016

Ho acquistato nel 2006 da cooperativa edilizia un lotto comprendente: appartamento di 70 mq. + giardino di 400mq. + box auto + posto auto + cantina trattasi di immobile già esistente, comprato all’asta e ristrutturato.
Nel 2016 in seguito ad alcuni dubbi riguardanti gli interessi passivi pagati da ognuno dei soci ho chiesto tramite lettera di avvocato datata aprile 2016 tutta la documentazione riguardante l’operazione, in particolar modo la movimentazione del conto corrente sul quale noi soci effettuavamo i versamenti riguardanti gli stati di avanzamento lavori, interessi passivi del mutuo e quant’altro serviva per i pagamenti, la cooperativa mi rispondeva tramite avvocato a mezzo lettera datata 18.05.2016 che essendo passato troppo tempo dalla chiusura del programma, non era obbligata a conservare la documentazione richiesta e, pertanto , non è obbligata a mettere a disposizione dei soci alcuna documentazione.
Chiedo cortesemente se è corretto questo comportamento. inoltre chiedo: se il mutuo che stiamo pagando noi soci è quello acquisito inizialmente dalla cooperativa e poi frazionato e accollato ai soci stessi, la cooperativa, se richiesto, può rifiutarsi di farlo visionare agli assegnatari che erano soci dal 2000 al 2006?

Risposta al quesito:
Occorre preliminarmente verificare se i soci hanno approvato i bilanci nel periodo intercorrente dal 2006 alla data odierna.
Se vi è stata l’approvazione e non sussistono atti dolosi o nascosti degli amministratori, il socio non può oggi mettere in discussione scelte pregresse anche se errate.
Se, viceversa, risultano artifici di bilancio il socio ha diritto a fare esaminare la documentazione contabile, che la Cooperativa deve custodire per dieci anni dalla data di approvazione del bilancio (anno 2006 ancora in corso).
In caso di rifiuto o ostacolo da parte degli amministratori, il socio può agire giudizialmente, se sussistono i presupposti di fatto e di diritto.