Sono un socio coop. edilizia in attesa di stipulare atto notarile. Al momento la cooperativa edilizia non ha presentato in banca alcuna richiesta di frazionamento del mutuo pertanto il notaio non può procedere al Rogito.
Vorrei chiederLe se la richiesta di frazionamento del mutuo deve essere fatta necessariamente dal presidente della cooperativa?
Quali strumenti ha il socio per obbligare la cooperativa a chiedere alla banca il predetto frazionamento?
Risposta al quesito:
Ai sensi dell’art.39 del Testo Unico Bancario, l’Istituto mutuante è obbligato a frazionare il mutuo allorquando gli alloggi siano ultimati e catastati.
Se la Banca non provvede, la Cooperativa può ottenere dal Presidente del Tribunale la nomina di un notaio che redige l’atto di frazionamento forzato.
Se la Cooperativa non si attiva (occorrerebbe verificare le ragioni), i soci interessati possono convenire in giudizio sia la Società che la banca per ottenere la sentenza che ordina il frazionamento.
Se i soci raggiungono la maggioranza, possono revocare il mandato agli amministratori e nominarne nuovi i quali provvedono agli esatti adempimenti.
In tale ottica, i soci possono preventivamente chiedere l’assemblea, enunciando l’ordine del giorno (anche relativo esclusivamente alla nomina di un amministratore delegato al compimento della richiesta di frazionamento) e se gli amministratori non vi provvedono ,gli stessi soci possono ottenere che la convocazione venga fissata dal Presidente del Tribunale.