Quesito del 02/12/2016

Sono socio di una cooperativa edilizia dal 2010, senza nessun contributo statale o altro, nel contratto da me firmato c’era la possibilità di pagare una prima parte in contanti e poi il resto tramite mutuo, oppure tutto in contanti, io scelsi quest’ ultima, le case dovevano essere consegnate a ottobre del 2012, ma per problemi dovute al mutuo slittò a ottobre 2014, ad oggi le case non sono state consegnate, i lavori sono fermi da mesi, e soprattutto le spese di costruzione sono aumentate esponenzialmente, non rispettando nessuna spesa iniziale, e con costi di molto superiori a quanto stabilito dal preziario regionale.
Ho fatto richiesta per vedere i libri contabili, ma mi è stato detto che non sono autorizzato a visionarle, nè a farle visionare da nessun professionista del settore, da ricordare che la coop. e una S.P.A., ho dubbi fondati che ci sia pure del falso in bilancio, tutto orchestrato dagli amministratori e dall’ex presidente dimissionario (beccato ad aver sottratto dal conto della cooperativa una certa somma) infatti 80% dei soci è all’oscuro di tutto, non mi vengono mai mandate le delibere delle riunioni, gli inviti alle riunioni non vengono mandate con raccomandata A/R, cosa si può fare per farmi assegnare la casa con i relativi danni che mi hanno creato, oppure farmi restituire il tutto???

Risposta al quesito:
Gli amministratori devono fornire le copie dei deliberati assembleari, in quanto sono atti accessibili dai soci.
Le convocazioni assembleari prive di regolare convocazione rendono nulli l’adunanza e i relativi deliberati.
La situazione economica e finanziaria della Cooperativa si può esaminare sommariamente attraverso le analisi dei bilanci sociali, dai quali possono desumersi gravi indizi di irregolarità contabili e amministrative della gestione sociale.
A seguito degli approfonditi esami che precedono e in ragione delle anomalie riscontrate si possono esperire le diverse attività di tutela consentite dalla legge:
– In sede amministrativa: esposto accuratamente circostanziato all’Autorità di Vigilanza (MISE per tutto il territorio nazionale, fatta eccezione per le Regioni a Statuto speciale, per le quali è preposto l’Assessorato competente) contenente la descrizione delle anomalie gestionali e la richiesta di ispezione straordinaria e successivo commissariamento della Cooperativa;
– In sede penale: circostanziata denuncia alla Procura della Repubblica dei fatti costituenti reato addebitabili agli amministratori, preferibilmente supportati da documentazione probatoria;
– In sede civile istanza di controllo giudiziario e/o azione di responsabilità in danno degli amministratori responsabili; altre azioni specifiche, da individuare a seguito della qualificazione giuridica delle violazioni riscontrate.