Sono socio di una cooperativa scpa di edilizia convenzionata. Sul lotto, di cui fa parte l’immobile assegnatomi, i vigili urbani hanno rilevato degli abusi edilizi, alcuni insanabili, che non ci consentono di avere l’ultimazione dei lavori e quindi di arrivare al rogito.
Nonostante tutto, la Cooperativa, con procedimento arbitrale, mi chiede il pagamento degli interessi di preammortamento, che io, da quando sono venuto a conoscenza degli abusi, mi sono rifiutato di pagare, perchè a questo punto ritengo di essere stato danneggiato in quanto, stante così le cose, non arriverò mai, o arriverò con notevole ritardo, alla stipula dell’atto pubblico.
Le chiedo cortesemente se posso intentare una azione di responsabilità nei confronti degli Amministratori e chiedere loro il risarcimento dei danni.
Risposta al quesito:
Occorre, innanzitutto, accertare la effettiva natura e l’origine degli abusi edilizi, in modo da potere individuare i soggetti responsabili.
Si può genericamente presumere che gli abusi siano derivati dalla difformità tra il progetto assentito e i lavori eseguiti, sicché, in tal caso, essi sarebbero riconducibili al Direttore dei Lavori ed all’impresa esecutrice dell’opera.
Raramente gli abusi edilizi risultano connessi al progetto assentito, ma può accadere che l’elaborato progettuale risulti illegittimo sotto determinati aspetti e, in tal caso, sarebbe responsabile anche il progettista.
Gli amministratori sono responsabili esclusivamente nel caso in cui, pur a conoscenza degli abusi, sono rimasti inerti e non hanno agito nell’interesse sociale.
Alla luce di quanto precede i soci danneggiati devono sollecitare gli amministratori a dare corso all’azione risarcitoria verso i responsabili e, in caso di inerzia, chiedere ala Vigilanza la nomina del Commissario ad acta.
In ogni caso, i predetti soci possono agire giudizialmente con l’azione di responsabilità contro gli amministratori inadempienti.