Sono Socio di una Cooperativa Edilizia, due anni fa circa ci sono stati consegnati gli alloggi e abbiamo fatto il frazionamento del mutuo verso i singoli soci, quelli concessi alla cooperativa per costruire. Da questo mese ogni singolo Socio ha fatto l’accollo del mutuo (accollo non liberatorio).
Volevamo fare una surroga verso un’altro istituto bancario, ma stiamo trovando ostacoli, appunto perchè si tratta di un mutuo non liberatorio dove la Cooperativa siamo sempre noi stessi Soci ad averla creata.
Chiedo, c’è la possibilità di liberare la Cooperativa come garante e poter trasformare un mutuo non liberatorio in liberatorio?
La Cooperativa, purtroppo dovrà rimanere in piedi almeno per 8 anni trattandosi di Edilizia agevolata con contributo Regionale.
Risposta al quesito:
Da quanto sinteticamente esposto sembra che i soci siano assegnatari in locazione con proprietà differita, posto che la Cooperativa deve restare in vita per altri otto anni.
In tal caso non può esserci stato un atto pubblico con accollo del mutuo, ma, semmai, un accollo di fatto, in forza del quale ciascun socio versa la quota di sua spettanza.
Il mutuo, tuttavia, dovrebbe essere rimasto in testa alla Cooperativa, sicché non sembra possibile che il socio trasferisca la sua (potenziale) quota di mutuo trattando con altro Istituto di credito.
Solamente dopo l’accollo vero e l’acquisizione della proprietà individuale ciascun socio può fruire della legge sulla portabilità gratuita dei mutui.