Quesito del 12/02/2018

La ditta costruttrice di tre palazzine commissionate da una cooperativa edilizia per azioni, ha chiesto alla cooperativa il pagamento dell’ultimo sal, sospeso perché una parte di lavori non era stata eseguita bene, della rivalutazione prezzi non prevista dal contratto, dell’affitto del ponteggio non previsto dal contratto e di una somma per interessi passivi.
La cooperativa nonostante possegga altri terreni non vuole pagare. La ditta costruttrice ha invitato i proprietari degli alloggi, ex soci, a pagare quel debito altrimenti avrebbe chiesto la invalidità dell’atto.
Chiedo, se nell’atto dell’immobile non è precisato che c’è un sospeso con la ditta costruttrice, dobbiamo pagare? La ditta non dovrebbe rivalersi sulla cooperativa, considerato che ha dei beni? Il presidente della cooperativa non dovrebbe presentare un bilancio di fine costruzione?

Risposta al quesito:
Da quanto esposto emerge che la Cooperativa ha diritto di sospendere i pagamenti in ragione della cattiva esecuzione dei lavori.
La Società, tuttavia, deve intentare l’azione risarcitoria nei confronti dell’impresa per i vizi costruttivi e in quella sede verrà definito il rapporto debitorio-creditorio tra Cooperativa e impresa.
L’impresa minaccia di attivare l’azione revocatoria in ordine agli atti di assegnazione, ma occorre verificare se esistono i presupposti di diritto, cioè l’accordo fraudolento tra Cooperativa e soci, nonché il minor prezzo pagato. Non si ritiene che, nel caso di specie, sussistano i presupposti per la predetta azione revocatoria. In ogni caso i soci devono verificare l’entità dei vizi e il prezzo ancora dovuto all’impresa, nonché la regolarità del prezzo pagato per l’assegnazione, quindi, all’esito valutare la convenienza a resistere alle richieste della Ditta costruttrice (presumibilmente non fondate nei loro diretti confronti).