Quesito del 18/06/2018

Sono la figlia di un socio di una cooperativa edilizia a propietà indivisa che ha conseguito da tempo il suo obiettivo (costruire un’opera edilizia). Poco dopo aver realizzato, con la presenza di un notaio, la richiesta di scioglimento della società per l’assegnazione in proprietà di un alloggio, mio padre é morto.
Sospetto che questo non é un caso di successione iure hereditaris. Per cui, vorrei sapere se a mia madre (coniuge superstite e convivente fino al momento della morte) spetta il diritto di socia e può reclamare la proprietà dell’alloggio al posto di mio padre.
In caso affermativo, quale sarebbe l’iter da seguire e le condizioni (es. continuare a vivere nell’alloggio)?

Risposta al quesito:
Occorre distinguere se la Cooperativa ha fruito di contributo pubblico o meno. Nel primo caso il coniuge sopravvissuto subentrano gli eredi, con diritto del coniuge convivente a mantenere il diritto di abitazione.
Se la Cooperativa non ha fruito di agevolazioni finanziarie pubbliche, in tal caso è lo Statuto che regola il subentro compatibilmente con il diritto ereditario.
Gli eredi hanno l’obbligo di designare chi tra loro deve assumere la qualità di socio, ferme restando le quote ereditarie sull’immobile in caso di assegnazione definitiva.