Quesito del 23/11/2018

Cooperativa oggi individuale, nata indivisa. E’ stato nominato il liquidatore per la sua chiusura.
Durante l’assemblea per la liquidazione, due soci (su 14), che erano stati espulsi illegittimamente e poi reintegrati dopo un lodo arbitrale e dopo un controllo di tutti i rogiti stipulati dai soci, chiedono perché le somme riportate nei rogiti siano una diversa dall’altra e nel 50% dei rogiti compaiano somme versate per il condominio. Le differenze dei versamenti arrivano anche a più di € 20.000,00 (tutte le somme sono state versate in regime di proprietà indivisa).
Alla richiesta dei due soci il liquidatore (dopo 6 mesi) ha risposto che per lui è tutto regolare adducendo scuse palesemente partigiane (il liquidatore è anche consulente della Società che curava i bilanci della cooperativa.
Domanda: è possibile adire a vie legali e contemporaneamente inviare una comunicazione all’ordine dei commercialisti visto che lo stesso liquidatore è iscritto all’albo?

Risposta al quesito:
Si presuppone che i due soci riammessi non abbiano partecipato alla vita sociale, sicché per gli stessi si riaprono i termini di impugnativa dei bilanci sociali approvati dall’assemblea, con decorrenza dalla data di riammissione.
Occorre, pertanto, verificare se ancora pendenti i termini di impugnativa e soprattutto se esistano le irregolarità contabili in base alle quali agire per la nullità dei Bilanci approvati.
Per quanto riguarda l’eventuale esposto all’Ordine dei Commercialisti, occorre verificare se le presunte irregolarità siano addebitabili al professionista e abbiano l’incidenza disciplinare e deontologia su cui può deliberare l’Ordine medesimo.