Quesito del 22/02/2019

Siamo stati beneficiari di fondi regionali per l’acquisto delle abitazioni. Tali fondi sono stati erogati successivamente agli atti notarili, per cui i soci non ne hanno potuto beneficiare e sono disponibili per la 2 tranche sul conto corrente della cooperativa.
Nelle more si sono instaurati dei giudizi col costruttore e con Comune per l’esproprio del terreno, e il lastrico solare di proprietà della cooperativa ha subito gravi infiltrazioni tanto da arrecare danni agli alloggi e alle persone (il tutto oggetto anche della causa).
I soci hanno deliberato di utilizzare i fondi regionali per ristrutturare il lastrico solare ma il liquidatore, successivamente alla delibera, non d’accordo perché ritiene che non può utilizzare i fondi per la presenza delle cause in corso, ha deciso di dimettersi mettendo all’odg dimissioni per deliberato illegittimo.
I soci ritengono che non trattasi di distribuzione di risorse, ma di interventi urgenti da effettuarsi e che servono alla tutela del patrimonio sociale.

Risposta al quesito:
Sotto un primo profilo, il Liquidatore dovrebbe chiedere il provvedimento d’urgenza nel corso del giudizio contro il costruttore, chiedendone la condanna all’esecuzione dei lavori di ripristino.
Ottenuto il provvedimento, però, è probabile che il costruttore non lo esegua per difficoltà economiche.
Sotto altro profilo il Liquidatore non ritiene di potersi surrogare all’impresa inadempiente nell’esecuzione dei lavori, in quanto l’utilizzazione dei i fondi della Cooperativa, lo esporrebbe alla responsabilità verso il Comune in ordine al pagamento degli oneri espropriativi.
D’altra parte va osservato che, nel caso di specie, sono stati stipulati i contratti di assegnazione definitiva ai soci, sicché è sorto per legge il Condominio, che si presume ricomprenda anche il lastrico solare.
Alla luce di quanto precede, il Liquidatore dovrebbe chiedere il provvedimento d’urgenza nel procedimento contro il costruttore, anche con l’intervento adesivo del Condominio e quest’ultimo, dovrebbe anticipare quanto necessario per i lavori nel caso in cui il costruttore si sottraesse all’esecuzione del predetto provvedimento cautelare.