Quesito del 27/03/2019

Ero socio assegnatario di un appartamento in una cooperativa edilizia indivisa, con mutuo concesso dallo Stato. Divenni socio quando ero coniugato ed in regime di comunione dei beni.
Mi fu detto che la quota di cooperativa acquistata, in costanza di matrimonio, da uno dei coniugi ed allo stesso intestata, andava ricompresa nel regime di comunione legale contemplata dall’art. 177 c.c., primo comma.
Dopo diversi anni, causa separazione legale, ho ceduto la quota (casa) alla ex moglie, cessione fatta alla presenza del Presidente, poi approvata dal CdA e credo anche comunicata al Ministero ex art.111 del R.D. n. 1165 del 1938.
Dopo due anni la Coop è finita in LCA, possono insorgere problemi?

Risposta al quesito:
Occorre preliminarmente verificare se sia mai esistito un atto pubblico di cessione dell’alloggio da parte della Cooperativa ovvero la trascrizione dei Registri Immobiliari dell’atto di prenotazione.
Se non è mai intervenuto alcuno dei predetti atti, il Liquidatore è facultato allo scioglimento del contratto di prenotazione ai sensi dell’art. 72 della Legge Fallimentare.
La cessione delle quote è viceversa rilevante solamente tra le parti: Cooperativa, socio originario e socio subentrante (coniuge) e non incide ai fini della Liquidazione coatta.