Quesito del 07/04/2020

Egregio Avvocato, sottopongo al Suo esperto e competente giudizio la seguente problematica.
Nel 2008 mio figlio sottoscrive una quota per un alloggio in cooperativa, chiamata per comodità A, organizzato dal Comune di Ciampino. Iniziano gli scavi ma ci s’imbatte i reperti archeologici. Rimodulate le 3 palazzine da 10 appartamenti ciascuno (quindi trascorre del tempo) sembra che tutto venga ristabilito tanto da pensare di prenotare altra quota per secondo figlio.
Nel 2015 veniamo convocati per “atto di prenotazione di alloggio”. Versamenti li abbiamo effettuati fino al 2016 per un importo di euro 24.615,77 per il primo e di euro 32.437,76 per il secondo, totale circa 57.000,00… passa il tempo, non si vede nessun bilancio, ed a quel punto il primo, nel 2017, manda un’email di recesso per la sua quota (risposta: si prende atto della sua richiesta).
Le telefonate successive rimandavano sempre a periodi successivi sino a quando l’impresa A, scelta dal Comune, dice verbalmente di contattare altra impresa, B, che stava rilevando quote e cantiere.
Ciò fatto, settembre 2018, contatto la nuova impresa B la quale mi avvisa che a breve riprenderanno i lavori. Infatti dopo qualche mese passo per il cantiere e vedo che ci sono operai in attività. Sembra finalmente ripresa l’attività ma dopo un pò viene sospeso il tutto.
La nuova impresa, B, non riesce a condurre a termine la trattativa in quanto quella iniziale, A, non accetta alcune condizioni (la restituzione del dovuto ai soci che hanno chiesto il recesso lo vuole fare lei, A). A quel punto sollecito anche intervento del Comune, come mediatore, al quale l’impresa A, molto verosimilmente, ancora è in debito almeno dei 2/3 del terreno (anche il Comune, dopo oltre un anno ancora non è riuscito nell’intento).
Marzo 2009 contatto la nuova impresa, B, la quale afferma che l’impresa iniziale, A, ha messo un nuovo mediatore con cui stanno trattando. Allo stesso tempo, però, l’impresa B mi comunica che ad Ottobre 2020 ci sarà un’udienza contro l’impresa A.
Ho cercato di riassumere quanto successo ma è complesso anche perché, oggi, i miei figli sono iscritti AIRE vivendo all’estero. Spero che si riesca a formulare un giudizio in base a quanto descritto.

Risposta al quesito:
Da quanto esposto emerge una situazione poco chiara, posto che il rapporto con i soci è gestito esclusivamente dalla Cooperativa, sicché non è comprensibile il coinvolgimento delle imprese.
Occorre approfondire la reale situazione della Cooperativa, al fine di approntare con urgenza le eventuali tutele, soprattutto per il socio receduto.