Quesito del 14/05/2020

Preg.mo Avvocato, Le scrivo perchè ho visto il Suo sito e sono rimasto “affascinato” dal lavoro che compie. Io vorrei sapere la Sua idea riguardo una situazione che mi è capitata.
Sono titolare del diritto di superficie di una casa, garage, mansarda e commerciale nel mio piccolo paese zona 167. Tuttavia, la mia cooperativa, composta da 8 soci, è rimasta in 4 perchè io ed altri 3 abbiamo avuto l’assegnazione dell’alloggio con atto notarile mentre altri 4 signori (che vivono in Germania) sono ancora dentro perchè metà lotto (un’altra casa con tetto spiovente attaccata alla mia) deve essere ancora costruita e c’è solo lo scheletro per piano terra e 1° piano.
Di fronte il balcone di casa mia, sempre zona 167, un’altra cooperativa ha dato in affitto (?) dei garage ad un carabiniere che fa il falegname senza nessun contegno orario (dopo tanto ora si è messo una vetrina), e due garage ad un fabbro che svolge la sua professione, rumoroso e sporco, in quanto lavora sempre col flessibile e fa rumore da mattina a sera (dalle 7.30 – 13.00, 15.00 -19.30) e poi vernicia le ringhiere senza nessuna protezione. All’inizio lo faceva in strada, poi dopo aver protestato vivamente svariate volte ora si mette a verniciare nei due garage che ha, ma l’odore acre della vernice esce fuori perchè non ha nessun camino e con le saracinesche aperte arriva sempre a casa mia, dove mio figlio di 3 anni non può uscire sul balcone, così come i miei nipoti pari età che vivono dall’altra parte del palazzo.
Quindi mi trovo che materialmente, il mio balcone 2 metri largo in quanto progettato veranda è inutilizzabile perchè tra rumore perpetuo e puzza, devo star chiuso sempre dentro.
La domanda è semplice: in tal caso come posso far ridimensionare questo individuo? E’ legittimo che possa svolger la sua attività in queste zone e senza nessuna protezione, con un operaio in nero? E magari senza contratto registrato visto che là c’è ancora una cooperativa edilizia in essere?
Mentre io devo star sempre chiuso in casa e vedere il mio diritto essere leso in questo modo perchè a suo dire lui deve lavorare ed io solo subire? E depositi poi tutto il suo necessario nel palazzo grezzo di cui Le parlavo all’inzio di quegli altri 4 soci che vivono in Germania senza che si posso far nulla anche per questo palazzo usato come deposito (anche in questo caso facendo rumore assurdi perchè prende le cose di ferro e le butta senza nessuna delicatezza)?
Oltre alla competenza del Comune, di cui non mi fido perché in un piccolo centro si conoscono tutti e nessuno vuole decidere su queste cose per evitare rogne, a chi posso rivolgermi per tutto ciò che sto vivendo?

Risposta al quesito:
Sulle immissioni di odori e rumori esistono i limiti quantitativi, oltre i quali non consentito andare, sicché, nel caso di specie, occorre verificare se ci sia stato il relativo superamento.
Per quanto riguarda l’uso dei locali, è prevista la destinazione urbanistica vincolante, sicché non è possibile mutare un garage in officina. Per quanto riguarda la “locazione” dei locali cooperativi a “terzi”, occorre verificare se tale attività è consentita dallo Statuto e dall’eventuale legge di finanziamento fruito dalla Cooperativa. Normalmente le Cooperative possono assegnare gli immobili ad uso abitativo ai propri soci, ricomprendendo anche le pertinenze.
Per quanto riguarda le immissioni, può denunciare i fatti in sede amministrativa (ASL, Comune, Vigili Urbani etc.), dare corso ad un giudizio civile se ricorrono i presupposti del danno ovvero ad una denuncia in sede penale se dall’accertamento dei fatti si profila la fattispecie penale (superamento dei limiti).