Quesito dell’11/01/2021

Sono un socio di una cooperativa di trasporto (persone e cose). Nella nostra cooperativa ci sono un paio di soci che nell’assegnazione del lavoro sono sempre avvantaggiati ottenendo più lavoro rispetto ad altri soci.
È regolare una cosa simile? Se è no cosa si può fare?

Risposta al quesito:
Nelle cooperative di produzione e lavoro (tra le quali quelle di trasporto) lo scopo mutualistico è rappresentato dal rapporto di scambio tra i soci che mettono a disposizione le proprie prestazioni professionali e la Società che fornisce la relativa retribuzione.
Come in tutte le tipologie di Cooperative, anche in quelle di produzione e lavoro vige il principio di parità di trattamento tra i soci previsto dall’art. 2516 del codice civile, che comporta il dovere per l’Organo amministrativo di fornire all’intera compagine le medesime occasioni di lavoro e di corrispondere la retribuzione nella stessa misura. Quanto precede vale, tuttavia, esclusivamente nell’ipotesi dei soci che abbiano eguale qualifica lavorativa.
Nel caso di specie, pertanto, occorrerà valutare, attraverso l’adeguato esame della documentazione probatoria, se nell’attribuzione delle commesse da parte degli amministratori, si siano effettivamente verificate circostanze tali da eludere l’anzidetto principio di parità di trattamento tra i soci.
In tale ipotesi, i soci danneggiati (in quanto ingiustificatamente privati dei benefici scaturenti dal rapporto mutualistico) potrebbero agire nei confronti degli attuali amministratori sia in via amministrativa, al fine di sollecitarne la sostituzione, sia in via giudiziaria, attraverso l’azione di responsabilità per ottenere il risarcimento del danno subito.