Quesito del 10/01/2021

Sono socio di una cooperativa a r.l., a proprietà divisa, formata da 12 soci, fondata nel 2000. Nel marzo 2018, sono stati assegnati ai soci, con atto notarile, 10 alloggi. Gli altri due non sono stati assegnati, per volontà dei soci stessi, versione riferita dal presidente?!
La cooperativa per costruire, ha stipulato un mutuo ordinario con la banca. La banca ha regolarmente frazionato il mutuo ed accollato ai soci destinatari, i quali hanno provveduto ad accollarsi la propria quota. La cooperativa non ha debiti, ed undici soci vi abitano.
Infine, si può affermare, che lo scopo sociale sia stato raggiunto, per cui è inspiegabile, perché non si mette in liquidazione?! A statuto la cooperativa è scaduta il 31 dicembre 2020. Praticamente la cooperativa è ferma da marzo 2018.
Se il cda non dovesse procedere per la liquidazione, io socio assegnatario, posso, per legge, chiedere, visto che i motivi dovrebbero sussistere, il recesso?

Risposta al quesito:
Alla luce di quanto esposto la Cooperativa ha perso la sua personalità e capacità giuridica essendo scaduto il contratto sociale. In tal caso, al fine di esonerarsi da ogni responsabilità ipotizzabile (anche se la Società è a responsabilità limitata potrebbe ipotizzarsi una successione con i soci vincolati da una società di fatto) il socio dovrebbe inviare l’invito al cda per la liquidazione volontaria con contestuale richiesta di scioglimento coatto alla Vigilanza (MISE o Assessorato per le Regioni a Statuto speciale).