Quesito del 20/11/2023

Premesso che sono socio nonché componente del CdA di una Cooperativa edilizia a proprietà divisa, l’Assemblea dei Soci della stessa nell’ultima riunione ha deliberato di “riconoscere” al Presidente del CdA (anche egli socio) quale “ringraziamento” per la proficua attività profusa in favore della Società nell’arco di oltre 10 anni, svolta sempre a titolo gratuito, il trasferimento in suo favore della proprietà di un ufficio posto nella palazzina costruita dalla Cooperativa per gli alloggi dei soci.
Sono pertanto a richiederLe quanto segue:
1) tale operazione può essere qualificata come donazione (“assegnazione” a titolo gratuito) o deve qualificarsi come compenso per l’attività di amministratore svolta dal Presidente?
Secondo l’opinione del Presidente l’operazione è da qualificarsi come donazione, mentre secondo la mia opinione l’operazione è da qualificarsi come compenso per la prestazione svolta dal Presidente; secondo me in quest’ultimo caso bisognerebbe procedere alla vendita dell’ufficio al Presidente specificando nell’atto che, avendo la Cooperativa riconosciuto all’amministratore a titolo di compenso per il lavoro svolto l’unità immobiliare in oggetto, nulla è dovuto quale corrispettivo dell’alienazione.
2) Premesso che il Presidente/amministratore non è legato alla Cooperativa da rapporto di lavoro dipendente né da un rapporto di lavoro professionale autonomo (non è un professionista) e che quindi la sua prestazione rientrerebbe tra quelle di lavoro para-subordinato, se l’operazione è qualificabile come compenso per l\’attività di amministratore para-subordinato, le iscrizioni della Cooperativa all’Inps (matricola aziendale) e quella del Presidente/amministratore alla Gestione separata dello stesso Ente vanno fatte con riferimento alla data della delibera assembleare di riconoscimento del compenso (nonostante la prestazione è stata di fatto svolta antecedentemente nel tempo)? E così facendo non si corre il rischio di una sanzione?
Inoltre successivamente, una volta conclusa l’operazione, andrebbe comunicata la cancellazione della Cooperativa dall’Inps Aziende?

Risposta al quesito:
Premesso che la Cooperativa ha come scopo l’assegnazione ai soci degli alloggi realizzati ivi comprese le pertinenze e la quota delle parti comuni, l’operazione prospettata può essere effettuata ad integrazione dell’originaria assegnazione dell’alloggio al presidente.
Si tratta, quindi, di prevedere un “prezzo agevolato” accettato dall’assemblea, ciò per evitare le ipotesi enunciate nel quesito, entrambe possibili, ma certamente più dispendiose.
Va, inoltre, osservato che al presidente può essere riconosciuto il “vantaggio” con delibera assembleare che riconosce il rimborso delle spese sostenute nel corso del decennio.
Non si tratterebbe, dunque, di un “compenso”, ma di una agevolazione in linea con l’attività mutualistica della Cooperativa.