Vorrei chiedere informazioni su come viene calcolato il canone di godimento degli alloggi in cooperativa a proprietà indivisa.
Premesso che ho versato il fondo di mutualità previsto per l’assegnazione dell’alloggio, è vero che ho firmato, ma in buona fede credevo che tutti gli assegnatari pagassero la stessa cifra ovviamente rapportata alla grandezza dei rispettivi alloggi. Al ricevimento della prima fattura, confrontando la cifra relativa al canone (escludendo le spese accessorie di gestione, acqua, riscaldamento etc.), con alcuni altri condomini e dividendola per i millesimi dei vari alloggi scopro che il mio canone supera di quasi 2 euro il costo a millesimo rispetto agli altri.
Ho provato a chiedere spiegazioni alla Cooperativa, ma non mi hanno dato alcuna soddisfazione, rispondendomi che avendo firmato il foglio di assegnazione devo stare zitta e pagare senza fare domande. Questo non mi sembra giusto, anche perché il nostro è in realtà un affitto camuffato che non posso neppure detrarre dal 730.
Mi può aiutare in qualche modo a capire se posso fare qualcosa e perché pago più degli altri? Un’altra precisazione, risultiamo tutti Soci dallo stesso periodo, io mi sono solo trasferita in un altro appartamento nella stessa palazzina.
Risposta al quesito:
Occorre , innanzitutto, verificare se il canone di cui trattasi sia effettivamente superiore a quello dovuto in base allo Statuto o al Regolamento della Cooperativa.
Il Socio interessato, pertanto, deve esaminare la documentazione necessaria di cui è in possesso ovvero richiederla alla Cooperativa e, dopo averla esaminata attentamente (o averla fatta esaminare ad un esperto di calcoli su i millesimi), richiedere alla Cooperativa di provvedere alla eventuale riduzione.
Se la Cooperativa non dovesse provvedervi, il Socio può citarla in Tribunale (Sezione Imprese) per la violazione dell’art. 2516 c.c., le cui disposizioni impongono la parità di trattamento dei soci in ordine al rapporto mutualistico.