Quesito del 12/12/2014

Per acquistare degli appartamenti di proprietà della Regione Lazio ci è stato suggerito di formare un Consiglio Direttivo, di cui sono Presidente, presso la Conit (Consorzio Italiano Casa) di Roma allo scopo di avere maggiore potere negoziale formando una Cooperativa. In realtà nulla di ciò è avvenuto ed, infatti, abbiamo acquistato le abitazioni come privati direttamente con la Regione Lazio.
Ora la Conit chiede molti denari per la “attività di consulenza e/o collaborazione” mai avvenuta e mi invia lettera r.a r. per il ritiro della documentazione societaria e contabile. Come mi devo comportare?

Risposta al quesito:
Se la Cooperativa è stata effettivamente costituita  con atto notarile, rogato alla presenza dei soci fondatori, questi ultimi sono obbligati a sopportare tutte le spese della costituzione.
Il Consorzio è un organismo di secondo grado e, quindi, intrattiene rapporti esclusivamente con le Cooperative, che vi aderiscono in base a regolari deliberati del Consiglio di Amministrazione.
Se nel caso di specie non vi è stata alcuna delibera degli amministratori, in tal caso non sembra che il predetto Consorzio possa vantare alcuna pretesa se non esiste alcun valido conferimento dell’incarico di assistenza.