Quesito dell’08/04/2015

Sono socia di una cooperativa a proprietà divisa, ma di ventinove alloggi cinque sono in locazione con patto di futura assegnazione in proprietà.
Su quest’ ultimi il presidente prima ha mandato una comunicazione dicendo che l’IMU era da considerarsi coma prima casa, poi voleva farci firmare una carta dove esoneravamo la cooperativa dal provvedere al pagamento della stessa tassa. Rifiutando ci ha comunicato di non dover fare più nulla e che la cooperativa doveva fare lei il pagamento per poi rivalersi solo sui soci locatari. Ma dopo il versamento della sola prima rata del 2013 ha fatto dichiarazione di beni merci su tutti gli alloggi nonostante risultino regolarmente abitati da coloro che vi hanno fatto residenza.
Informandomi presso l’ufficio competente ho scoperto che la tassa la deve comunque pagare la cooperativa altrimenti incorreremo a sicure sanzioni. Dopo aver esposto tutto questo in assemblea il presidente ha risposto che se avremo multe per l’IMU evasa faremo causa all’Ufficio tributi.
La mia domanda è in questo contesto può ritenersi valido l’approvazione del bilancio che stiamo per fare? Cosa possiamo fare affinché il presidente adempia ai suoi obblighi?

Risposta al quesito:
Non sembra che gli alloggi in questione possano essere considerati “merci in rimanenza”, posto che essi sono già ultimati, abitati e concessi in locazione.
Dalla circostanza che precede, consegue che l’IMU deve essere pagata dalla Cooperativa, quale proprietaria degli immobili.
Per far fronte al pagamento, la Cooperativa deve utilizzare il ricavato del canone locativo, la cui quantificazione deve essere commisurata al fabbisogno finanziario per sopperire ai costi di gestione degli immobili locati.
Il bilancio predisposto dagli amministratori non può essere approvato in quanto non rispecchia la reale situazione della Società.
Dopo l’adeguata messa in mora degli amministratori, permanendo la confusione contabile, i soci possono agire in sede giudiziaria mediante azione di controllo ovvero in sede amministrativa con esposto all’Ufficio Vigilanza, in quest’ultimo caso richiedendo espressamente l’ispezione straordinaria e il commissariamento della Cooperativa.