Quesito del 29/04/2016

Ho trovato casualmente una quota di lire 500 di una società a responsabilità limitata che è denominata “società cooperativa agricola XX” del 26 aprile 1945, titolo nominativo n. 215 omologata dal Tribunale di Agrigento con durata della società di cento anni.
Ho il sospetto che si tratti di una quota di una società costituita con la famosa legge “Gullo” sulle cooperative agricole; era di un mio zio adesso deceduto, da cui ho ereditato essendo esso senza prole.
Chiedo se è possibile di sapere se questa quota azionaria possa avere un valore, se è eventualmente possibile riscattarla, e che itinerario e che costi si avrebbero per un eventuale riscatto; sempre che riscattarla possa fruttare qualcosa e sia dunque conveniente.

Risposta al quesito:
Occorre, innanzitutto, verificare se la Cooperativa è tuttora esistente, ciò mediante la visura presso il Registro delle Imprese, tenuto dalla Camera di commercio territorialmente competente.
Nell’ipotesi di riscontro positivo, occorre verificare i bilanci della Società e solamente se essi risultano più che attivi, varrebbe la pena di procedere oltre per verificare lo Statuto sociale, ciò al fine di comprendere lo scopo sociale e l’effettiva attività svolta a scopo mutualistico.
All’esito di tutte le predette verifiche (presumibilmente costose in quanto eseguite da professionista specializzato) si potrebbe valutare concretamente la eventuale convenienza a richiedere la liquidazione della quota.
Or, poiché trattasi di Cooperativa agricola e di conseguente rapporto mutualistico, ma soprattutto in ragione della presumibile lunga assenza del socio (tenuto anche ai prevedibili versamenti sociali), tutto lascia  supporre l’inesistente valore della quota sociale in questione e, comunque, la mancata convenienza ad accertarlo.