Cooperative: casi e soluzioni

Quesito del 07/11/2022

Vorrei chiedere se una Cooperativa viene chiusa per mancata presentazione dei bilanci, è possibile chiedere di regolarizzare tutto e riaprire la Cooperativa chiusa da 8 anni?

Risposta al quesito:
Avendo l’atto amministrativo svolto la sua finalità non è possibile la revoca, salva l’improbabile ipotesi che i soci all’unanimità la richiedano con una rigorosa e logica motivazione, che deve anche prevedere gli impedimenti derivanti da eventuali diritti acquisiti da parte di terzi.
In assenza di tali motivazioni che giustifichino la revoca dell’atto amministrativo, i soci possono costituire un nuova Cooperativa o rilevarne una inattiva, con minore dispendio di risorse finanziarie.

Quesito del 29/10/2022

Info e panoramica completa sulla Cooperativa edile: 6 proprietari di 6 immobili con accordo verbale di assegnazione devono accedere al superbonus e valutano l’idea di una cooperativa edile.
Sono disposta anche a consulenza a pagamento per avere una panoramica completa sui pro e i contro ed eventuali dubbi per setacciare la miglior opzione a livello fiscale e legale.

Risposta al quesito:
Dalle informazioni fornite non è chiara la fattispecie alla quale fa riferimento il quesito.
In via generale, all’agevolazione fiscale in questione possono accedere le Cooperative a proprietà indivisa per gli interventi realizzati sugli alloggi assegnati in godimento ai soci, oppure i soci stessi, quali detentori, a decorrere dall’accettazione della domanda di assegnazione da parte del CdA (a patto che abbiano sostenuto le relative spese e previo consenso della Società).  
Con specifico riferimento alle parti comuni dell’edificio, nell’ipotesi in cui la Cooperativa a proprietà indivisa abbia assegnato una parte delle unità immobiliari in godimento a soggetti non soci, la stessa potrà beneficiare della detrazione da Superbonus soltanto se gli alloggi assegnati ai soci rappresentino la maggioranza della superficie complessiva.
Nel caso in cui la Cooperativa a proprietà indivisa faccia parte di un Condominio, la stessa potrà usufruire della detrazione per gli interventi sulle parti comuni secondo la ripartizione di legge, nonché per gli interventi sugli alloggi assegnati in godimento ai propri soci.
Sempre nell’ipotesi di Condominio, l’agevolazione può essere concessa anche alle Cooperative miste, ossia quelle a proprietà divisa che si siano riservate la proprietà delle parti comuni e dei locali commerciali. 
Infine, l’Amministrazione finanziaria ha recentemente aperto alla possibilità di accedere al Superbonus da parte delle Cooperative che gestiscono il condominio sorto a seguito dell’assegnazione degli alloggi in proprietà ai soci, ai sensi degli artt. 201 e seguenti della Legge n. 1165/1938, fermo restando che il Condominio in questione abbia le caratteristiche di quello disciplinato dal codice civile.

Quesito del 24/10/2022

Sono stata assunta a tempo indeterminato da una Cooperativa sociale di tipo A il 17.08.2022. Ho dato le dimissioni il giorno 12.09.2022 senza preavviso durante il periodo di prova di 45 giorni di effettivo lavoro. Nel mese di settembre ho lavorato 8 giorni. Nella busta paga del mese mi sono state trattenute la quota di iscrizione per € 225,00 e la quota di capitale sociale per € 390,78.
Al momento dell’assunzione non mi era stato comunicato l’importo della quota di iscrizione e mi era stato segnalato che la quota sociale sarebbe stata addebitata nella misura di € 100 al mese.
Il mio quesito è se tutto questo è giuridicamente corretto oppure no.

Risposta al quesito:
Dal quesito emerge che la socia-lavoratrice è receduta sia dal rapporto di lavoro sia da quello sociale.
Ciò posto, per un anno dal recesso permane l’obbligo di versamento dei conferimenti che non fossero stati integralmente eseguiti.
E’ probabile, pertanto, che la trattenuta subita dalla socia nell’ultima busta paga abbia coperto il residuo ancora dovuto relativamente alla quota di capitale dalla stessa sottoscritta.
Sul punto, occorrerà verificare lo Statuto e la Delibera di ammissione, nonché le eventuali trattenute nelle precedenti buste paga. La stessa verifica andrà eseguita in merito all’entità dell’importo dovuto a titolo di quota associativa.
A seguito dell’avvenuto recesso dalla Cooperativa, la socia avrà, comunque, diritto al rimborso integrale della quota del capitale conferita, che dovrà avvenire nei centoottanta giorni dalla chiusura dell’esercizio nel quale è cessato il rapporto sociale. Tuttavia, la liquidazione della quota avverrà facendo riferimento alle risultanze del bilancio relativo al medesimo esercizio, per cui non è detto che vi sia identità tra l’importo liquidato ed il valore nominale dei conferimenti in conto capitale.
E’ possibile, infatti, che la Cooperativa abbia subito perdite, il cui importo complessivo va ripartito pro quota sui soci per il periodo del rapporto intrattenuto.
Restano salvi i diritti della socia per le eventuali irregolarità gestionali rilevabili dal Bilancio sociale.

Quesito del 20/10/2022

Al presidente della Cooperativa edile dove ho acquistato casa già con atto notarile fatto e accollo mutuo, ho chiesto l’accesso agli atti e lui me lo ha negato, rispondendo al mio legale che nulla era dovuto.
E’ chiaro che la negazione mi ha destato più dubbi sulla sua onestà, allora ho fatto richiesta all’Assessorato che mi ha rilasciato un documento dove dichiara la mancata revisione dopo pec etc, cioè dal 2019 rifiuta di fare la revisione.
Che cosa può succedere ora, c’è responsabilità penale per lui ed il suo consiglio d’amministrazione?

Risposta al quesito:
Il rifiuto della revisione comporta il Commissariamento della Cooperativa e successivamente l’eventuale Liquidazione Coatta.
Il socio può sollecitare l’Ente di Vigilanza al Commissariamento e all’esito richiedere l’accesso agli atti relativamente all’attività svolta dal Commissario.
Occorre, quindi, esaminare i Bilanci pregressi e verificare l’esito dei rilievi commissariali, in do da potere adeguatamente valutare la sussistenza dei presupposti di legge per procedere con l’azione di responsabilità verso l’amministratore.

Quesito del 15/10/2022

Gentilissimo avvocato, vorrei un Suo consiglio per la validità di documento di ricognizione di debito e promessa pagamento in carta semplice, redatta da un legale e firmata dal presidente della Cooperativa.

Risposta al quesito:
E’ ovviamente necessario esaminare il documento al fine di verificare la ragione del debito riconosciuto dall’amministratore della Cooperativa.
Occorre, infatti, valutare se la dichiarazione attiene ad un evento giuridicamente riconducibile alla Cooperativa ovvero si limita alla responsabilità personale dell’amministratore medesimo.

Quesito del 10/10/2022

Dieci anni fa mi dimettevo da socio di cooperativa edilizia, dimissioni accettate, da allora ad oggi, malgrado vari incontri e richieste purtroppo verbali, non ho avuto nulla, la Cooperativa è ancora attiva e sta assegnando gli alloggi.
Cosa devo fare per venire in possesso di quanto versato?

Risposta al quesito:
Se il recesso è stato accolto e non sussistono debiti verso la Cooperativa, il socio receduto ha diritto al rimborso integrale di quanto versato in conto costruzione.
In ragione della cessione degli alloggi, il socio fa bene ad agire urgentemente in sede giudiziaria mediante decreto ingiuntivo alla Cooperativa, che, appena esecutivo, va trascritto nei Registri Immobiliari.
Occorre, inoltre, che il socio metta in mora gli amministratori avvertendoli della loro responsabilità nel dismettere il patrimonio sociale senza soddisfare i creditori sociali.
Nel caso di sopraggiunta inesistenza di immobili di proprietà della Cooperativa, il socio receduto può agire con l’azione di responsabilità in danno degli amministratori.